«Abbiamo lavorato per il territorio e con alcuni di voi condiviso moltissime delle esperienze che hanno dato luogo a meravigliosi eventi. Abbiamo dialogato e promosso il territorio con le poche risorse finanziarie per la totalizzazione di quasi 2000 visite circa. Abbiamo promosso video e foto promozionali e poi prestato ausilio e patrocinato grandi eventi culturali importanti in tutta Italia.
Stiamo contribuendo a fare opere valorizzare ciò che rimaneva a parole, rimettendo in evidenza il prestigio delle gesta del passato ancora vivo. La valorizzazione dei beni culturali e delle nostre radici per una grande comunicazione che l’Archeoclub a cuore pieno volge per la comune ricchezza che appartiene a tutti noi cittadini. Per il resto conferenze e storia, e poi l’ambiente ed il turismo sono stata la nostra priorità.
Abbiamo più volte denunciato, messo in evidenza con articoli ed altro il nostro dissenso creando alle volte dei punti di rottura con le solite figure omologate e depotenziate dal tempo. Abbiamo riportato l’attenzione su molti autori ed autori che son giunti fino a noi e poi tanto altro…
Adesso però abbiamo un dubbio!
Non riuscendo a dialogare e vivere il libero associazionismo, sembra tutto fermo, abbiamo dei moschettieri che combattono battaglie in vista di una battaglia elettorale, e poi una comunicazione di classe che usa una sola voce per un unico modo di pensare ed agire.
Eppure a Termini Imerese abbiamo ancora dei consiglieri o meglio dei gruppi a simbolo che non interagiscono con la comunità dei consensi passati. In questa società dove siamo tutti liberi pensatori, siamo ritenuti scomodi. Scomodi quando cerchiamo di interagire con la Commissione Cultura, scomodi quando si cerca l’incontro oppure l’informazione interviene nel libero arbitrio della propria ideologia.
Siamo preconfezionati dai nostri dinosauri della politica, una politica vecchia che dialoga solo con le solite categorie che per nulla al mondo si potrà mai provare invidia.
Insomma tra passeggi e panorami l’unica medicina seria è la seria ed inevitabile convocazione da parte dei nostri rappresentanti di tutte le associazioni per una seria e non di parte programmazione che abbia il solo fine della tutela e la rivalorizzazione della città metropolitana di Termini Imerese. Il resto è soltanto acqua che passa sotto i ponti, ed il ponte più bello se non ben mantenuto rischia un giorno di cadere. Dobbiamo combattere per l’ambiente e noi come ente morale ed etico saremo sempre tra le prima fila, ma per carità se di rappresentanti tra maggioranza ed opposizione ne abbiamo ancora, allora è giusto unirci nell’unico luogo possibile ad oggi il nostro municipio ed il resto che rappresenta la cosa pubblica».
Il presidente dell’Archeoclub – onlus “Himera” Dott.re Sergio D’Amore
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