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La lettera del consigliere Anna Chiara
Sempre più ingombranti per le vie della città. Perché mai? Il Comune di Termini Imerese non riesce a pagare 12.000 euro alla Seap di Agrigento e la ditta decide di sospendere il servizio rischiando di compromettere gli sforzi fatti per abituare la cittadinanza a servirsi di questo servizio e determinando un grave degrado ambientale. Ma vi è di più. Il Comune di Termini Imerese anziché rispettare la normativa sui rifiuti che prevede il principio di “prossimità” (scegliere di conferire più vicino per risparmiare) e conferire negli impianti esistenti tra Termini Imerese e Campofelice di Roccella spedisce i rifiuti alla S.E.A.P. S.R.L. nella Zona Industriale Aragona – Favara.
La ragione? Poiché deve pagare anche 100.000 euro alle imprese locali preferisce inviare gli ingombranti in altro impianto dove (non conoscendoci bene) inizialmente ci hanno fatto credito salvo poi scoprire che non avevamo soldi in cassa per pagare e quindi hanno sospeso il servizio.
Insomma il Comune si sta comportando come un normale soggetto disagiato che con un espediente, dopo aver fatto il giro dei supermercati locali ed aver lasciato un po’ di “credenza” (debiti) in giro, sta provando ad andare in un altro supermercato di un altra città sperando che (non conoscendolo bene) gli facciano credito. Il giochetto funzionerà per un pó ma alla fine, dopo alcuni pagamenti non andati a buon fine, avrà fine la pacchia e quindi gli ingombranti non saranno più rimossi.
Spero che il Commissario Straordinario si adoperi per reperire i soldi necessari per pagare le aziende nella quale conferiamo gli ingombranti cosicché il servizio possa ripartire in tempi brevi.
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