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Tanto la discarica quanto il muro sono risultati realizzati sull’alveo del torrente Gugliotta, oggetto di vincolo fluviale, causandone il suo restringimento. Inoltre per raggiungere l’area destinata a discarica è stato realizzato abusivamente un ponticello in cemento armato.
La situazione rilevata evidenzia un mutamento dell’aspetto idrogeologico della zona con grave pericolo per la pubblica incolumità soprattutto nel caso di piogge, atteso che il modificato assetto determina l’impossibilità del normale deflusso delle acque piovane.
L’intera area è stata sottoposta a sequestro preventivo d’iniziativa convalidato dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo. Alla stessa Autorità è stato richiesto di poter eseguire opportuni carotaggi atti a verificare la presenza di eventuali residui di amianto o sostanze tossiche.
E’ stata deferita in stato di libertà R.P, di anni 35 di Carini, proprietaria del terreno, per le violazioni alle norme disciplinate dal Testo Unico Ambientale nonché per il reato di abusivismo edilizio.
Pesanti le sanzioni cui andrà incontro il responsabile. La legge, infatti, prevede l’arresto fino a tre anni e sanzioni pecuniarie fino a un massimo di 103 mila euro, oltre la confisca dell’area.
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