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Il messaggio che accomunerà le opere dei trecento artisti è dell’Eresia della bellezza.
ERETICA
Eretica rappresenta l’eresia femminile. La donna, infatti è colei che da alla luce, di conseguenza la scelta di rappresentarla durante il “Rito della luce”.
«Oggi più che mai stiamo assistendo politicamente a una misoginia da parte della società –spiega l’artista Loredana Lo Nero-. Si cerca sempre di più di soffocare la donna, di non tutelarla, neanche in un’aula di tribunale, dove la donna vittima di violenza non viene tutelata. È in corso una regressione su tanti aspetti. Stiamo regredendo su tanti diritti che avevamo già ottenuto, come ad esempio l’aborto, che si sta cercando di ostacolare. Tutte noi donne, madri e non, sappiamo che per una donna non potrebbe esserci compimento migliore che dare alla luce un proprio figlio -continua-. Questa però deve essere una scelta. Se una donna arriva alla triste necessità di abortire, sappiamo che senza ombra di dubbio è portata ad una scelta e di certo non si tratta di un capriccio. A volte, dipende i casi, l’aborto potrebbe essere un gesto d’amore grande, rispetto al darlo alla luce. Nella società di oggi, inoltre, la donna viene incriminata di essere responsabile del degrado sociale e culturale, solo perché, secondo alcuni, la donna dovrebbe stare ai fornelli. L’uomo in realtà ha paura della donna in carriera, ma come per l’aborto anche questa deve essere una scelta della donna –conclude-. La mia Eretica, quindi, rappresenta la donna che sceglie».
L’installazione
L’installazione, ideata e realizzata da Loredana Lo Nero in collaborazione con il maestro cartapestaio Mario Giuca e l’architetto Tommaso Francavilla, rappresenta una donna appoggiata su un uovo. L’uovo, infatti, è simbolo di fecondità.
«La donna –spiega Loredana Lo Nero-, è feconda sempre. Viviamo in una società nella quale si pensa che si è davvero donna solo se si diventa madre e si mettono alla luce tanti figli, perché per alcuni uno è poco. In realtà, non è così: ci sono tanti modi per darsi agli altri e dare alla luce. La donna, infatti, può essere feconda di altro, dedicando, ad esempio, la sua vita alle scienze, allo studio, alla politica, alla chiesa, all’essere missionaria di pace e quant’altro. La figura femminile non può essere rinchiusa nel solo ruolo di madre e di donna che deve sfornare figli.
Nella mia opera –prosegue-, la donna sarà circondata da una barriera in fil di ferro, l’insieme ricorderà la forma del’utero femminile, culla della vita, che al tempo stesso rappresenta anche una prigione. Questa scelta deriva da una triste realtà: una donna che diventa madre, ancora oggi, non è tutelata e assistita -conclude -. Spesso infatti, si ritrova costretta a rinunciare al suo lavoro, alla sua carriera e ai suoi spazi per diventare madre».
La performance dentro l’installazione
Ad un certo punto è previsto un momento di grande riflessione e profondità che, in un certo senso, farà animare l’installazione.
La figlia più piccola di Loredana Lo Nero, infatti, si esibirà nello spazio tra l’uovo e il fil di ferro. L’installazione diverrà quindi un tutt’uno con la performance danzante.
In questo caso la bambina, quindi, rappresenterà la nuova Eretica in carne ed ossa, il futuro, la continuità.
«La mia Eretica seduta sull’uovo rappresenta una nuova Leda, non più costretta con l’inganno a partorire due uova, ma lei, in quanto eretica, concepirà ciò che sceglierà. Inoltre, la struttura quasi semi vuota dell’installazione ha un significato specifico: rappresenta il passato e il futuro, lo ying e lo yang, il pieno e il vuoto, il positivo e il negativo. Una donna, quindi, che potrà essere svuotata dalla vita per tanti motivi, ma che troverà sempre la forza di trasformare le lame che la trafiggono in raggi di luce, fonte di energia».
Biografia di Loredana Lo Nero
Loredana Lo Nero nel ‘94 si laurea all’accademia di belle Arti di Palermo ed inizia ad insegnare storia dell’arte in diverse scuole. Apre uno studio artistico e le sue produzioni vengono subito apprezzate dagli addetti ai lavori; espone in diverse mostre nazionali ed internazionali, ottenendo premi e riconoscimenti.
Riceve ordinazioni delle sue opere in negozi e gallerie d’arte e da collezionisti da tutta Italia, Europa e in America.
Nel 2016 espone ai grandi magazzini Harrods di Londra una linea ispirata alle decorazioni del carretto siciliano.
Da vent’anni è Direttore Artistico e presidente della cooperativa Sociale
CANTIERE DELLE IDEE.
Una delle sue scommesse è l’inclusione sociale attraverso l’esperienza artistica.
La galleria della lavorazione di Eretica
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