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Il racconto della tragedia
La tragedia si è consumata la scorsa notte, quando gruppo di ragazzi, forse per “divertirsi”, ha legato un pitbull ad una vecchia carcassa di un’auto. Successivamente la baby gang ha appiccando il fuoco, lasciando ardere vivo il povero animale.
Ad accorgersi di quanto stava accadendo sono stati tre ragazzi, che si sono subito recati sul posto. Uno dei giovani si è ustionato la mano per provare a liberare da quell’inferno il povero pitbull.
Sul posto sono intervenuti alcuni volontari, ma tutti i tentavi sono stati vani. Il pitbull è morto dopo ore di agonia. Chi era presente ha raccontato di una lunga agonia e di terribili guaiti.
«Siamo scesi dall’auto e abbiamo sentito delle urla -racconta Clara, volontaria animalista, che abita a Santa Flavia-. Sembrava un bambino. Poi ci siamo accorti che legato con una grossa catena, c’era un cane in fiamme. Abbiamo cercare di aiutarlo. Abbiamo chiesto l’intervento dei vigili del fuoco, dei carabinieri e dell’Asp. Dopo pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e hanno cercato di salvare l’animale -conclude-. Ma dopo poco tempo il cane ha esalato l’ultimo respiro ed è caduto a terra».
Uno dei testimoni racconta come per lui sarà difficile dimenticare lo sguardo del cane, come se volesse chiedergli aiuto disperatamente. Poco più distante è stata trovata anche una femmina di pitbull, era inerme, spaventata.
I responsabili del servizio veterinario hanno accertato che il cane aveva un microchip.
Si è risaliti al proprietario al quale è stato consegnato sia il cane morto che quello rimasto in vita.
Secondo alcune testimonianze, alcuni ragazzi avrebbero raccontato di aver visto dei ragazzi trascinare un cane con una grossa catena.
Chi ha commesso questo terribile atto ha agito nel buio, indisturbato.
Sulla terribile vicenda sono in corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Termini Imerese. Inoltre, sui social in queste ore, molti chiedono una pena esemplare per chi ha commesso questo terribile atto.
La dichiarazione del sindaco di Trabia
«A nome mio e di tutta l’Amministrazione Comunale esprimo ferma condanna per quanto accaduto stanotte sul nostro territorio trabiese -afferma il sindaco, Leonardo Ortolano -. Bruciare vivo un animale indifeso è un atto vile, ignobile ed infame. Per noi, il rispetto degli animali è imprescindibile da quello delle persone. Spero che le Forze dell’Ordine svolgeranno al meglio le indagini per risalire al più presto ai responsabili di questo barbato atto».
La redazione ha scelto di oscurare l'immagine del pitbull per non urtare la sensibilità dei lettori.
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