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I domiciliari e poi il litigio
Tutto ebbe inizio il 26 aprile 2018 con un furto commesso dal cinquantenne in un supermercato di Patti (Messina). A seguito del furto, l’uomo era stato condannato ai domiciliari presso la sua residenza di Catania. Oltre ai domicilia, all’uomo è stato disposto l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
A seguito di un acceso litigio con la moglie, il cinquantenne si è strappato di dosso il dispositivo elettronico, per poi uscire di casa e recarsi presso la casa circondariale di Giarre.
Presentatosi davanti al carcere ha citofonato confessando di aver evaso i domiciliari. L’uomo ha subito messo in chiaro la situazione, confessando agli agenti che preferiva tornare dietro le sbarre, piuttosto che vivere con la moglie.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Giarre, che nel frattempo si erano attivati per ricercare l’uomo dopo l’allarme del braccialetto elettronico.
Il cinquantenne è stato giudicato per direttissima, ma per sua sfortuna è stato posto nuovamente agli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Ancora una volta, l’uomo, dovrà scontare la pena nella sua abitazione coniugale a Catania.
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