«Folle, creativo, innovativo e sempre pronto a rimettersi in gioco senza paura di cadere o cimentarsi in nuove sfide, anche quelle ritenute impossibili». Si definisce così Giuseppe Polizzi.
Da diversi anni gestisce un’azienda di stampa e servizi pubblicitari, ma nella sua vita si è sempre occupato prevalentemente di marketing e comunicazione, entrambi non basati sulla teoria ma bensì su pratica.
«Negli hanno ho fatto pratica a mie spese e penso che questa sia la cosa più importante e ciò che fa la differenza -afferma Polizzi -.La mia natura è un vulcano di idee pronte ad esplodere in qualsiasi momento. Già in passato diverse mie creazioni pubblicitarie sono state trasmesse in televisione o commentate dai giornali e portali di interesse nazionale ed internazionale».
È proprio per la sua natura vulcanica, il suo modo di essere provocatorio e la sua passione per il marketing, che circa qualche anno fa, portarono Giuseppe a capire che aveva bisogno di qualcosa che lo appagasse di più, un modo per esprimere al meglio le sue idee e far in modo che arrivassero dirette alla gente.
Da quel momento nacque il Crazy Marketing firmato Giuseppe Polizzi.
Ad oggi sono più di 800 le idee pubblicitarie realizzate, spesso sia in italiano che in inglese.
Gli spot firmati Giuseppe Polizzi molto spesso creano quasi “scandalo” e sono fonti di polemiche, ma è anche per questi motivi che la gente segue attivamente i suoi lavori attraverso i social.
Ciò che fa scandalo piace, così come piace il suo modo di essere provocatorio e al tempo stesso geniale.
«Il crazy marketing si basa su uno stile apparentemente minimalista, semplice e diretto.
Pochi caratteri, frasi e immagini che attirano subito l’attenzione, dietro i quali, però si nasconde una geniale complessità da studiare e capirne il significato. Solitamente sono solo poche le persone ci riescono, le più curiose ed intelligenti».
Si tratta di un tipo di pubblicità mirata a dispositivi mobili e computer, perché il futuro è ormai sempre più basato sul digitale.
«Dall’argomento banale, spesso al limite della volgarità, spesso utilizzato per farmi notare, all’argomento più serio ho sempre avuto una marcia in più rispetto a tutti celando dietro pubblicità, con grafiche appositamente elementari, una complessa genialità con tanto di significato storico per ognuna di essa.
Se si analizzano quelle che io definisco le mie “opere digitali” -ci spiega Giuseppe Polizzi -, è possibile notare che oltre il primo impatto visivo, che comunque colpisce sempre per lo stile elementare e inconfondibile, si nascondono frasi subliminali costruite o da costruire in base ad una logica ben precisa. Oltre alle frasi, sono nascosti anche dei visi che apparentemente possono non aver significato, ma nulla è come sembra.
Tutto ciò, infatti, non è inserito a caso. Tutto ha sempre un senso o un senso opposto alla pubblicità stessa».
«Leggendo in sequenza da sinistra verso destra, procedendo dall’alto al basso, le lettere che hanno una tonalità di colore leggermente più chiara rispetto al resto del testo della pubblicità, ad un certo punto formeranno una frase di senso compiuto, di conseguenza una frase costruita sulla frase stessa.
Questo già di sé non è una cosa semplice da elaborare anche perché le limitazioni sono davvero tante -Ci spiega Giuseppe Polizzi-. Inoltre, guardando con più attenzione, possibilmente ingrandendo l’immagina, sarà possibile notare una frase in trasparenza, solitamente si tratta di un aforisma. Anche quest’ultimo non è mai messo a caso, perché sarà collegato sempre a visi e a relativi nomi inseriti nella pubblicità stessa.
Ogni mio spot ha sempre un tema ben preciso e i personaggi inseriti, solitamente sono sette, sono sempre volti che fra loro hanno qualcosa in comune. Inoltre, questo qualcosa in comune sarà legato dall’aforisma o alla pubblicità stessa. In questo modo -prosegue -, una pubblicità che apparentemente sembrerà banale, in realtà diventa un gioco intelligente. Chi andrà a cercare quei nominativi online, potrà vedere la storia di ogni personaggio inserito e conoscere chi era, cosa ha fatto e cosa lo accomuna con gli altri personaggi».
Con le sue pubblicità, quindi, Giuseppe Polizzi è come se riportasse in vita i personaggi che lui stesso seleziona con una logica non casuale e abbinati alla tematica specifica.
Molto spesso il genio pubblicitario, Giuseppe Polizzi, posta sui suoi seguitissimi social selfie e foto con personaggi famosi o emergenti.
Proprio ieri, il genio pubblicitario, è stato avvistato in compagnia di Luigi Favoloso, concorrente dell’edizione 2018 del Grande Fratello. (Clicca qui per approfondire). In aggiunta, è giusto citare anche personaggi come Fabrizio Corona, Nina Moric, Lory del Santo, Constantino Vitagliano e tanti altri ancora.
Giuseppe Polizzi ha un obiettivo in particolare: entrare nella storia come pubblicitario numero uno di tutti i tempi e firmare un giorno le pubblicità per le più note multinazionali al mondo.
Lui stesso definisce la sua ambizione folle, ma al tempo stesso crede fortemente nelle sue capacità.
«So che ciò che ho creato e fatto finora non l’aveva mai fatto nessuno, né tanto meno nessuno mai si era spinto così oltre da solo, investendo senza nessuna sicurezza esclusivamente sul proprio nome e solo per realizzare un sogno. Tutte le mie pubblicità -ci spiega -, sono fatte in italiano e inglese proprio perché non voglio limitarmi ad essere conosciuto solo in Italia, ma bensì in tutto il mondo. In ogni caso -conclude-, la scommessa principale con me stesso rimane quella di diventare “famoso” da vivo, perché da morto per me è già scontato che “famoso” lo diventerò».
Non solo temi futili o scandalistici, nei messaggi promozionali di Giuseppe Polizzi, è possibile trovare anche dei messaggi per la sensibilizzazione su temi importanti.
Quella che porta avanti Giuseppe Polizzi, seppur in modo celato grazie alla sua genialità, è anche una alla sensibilizzazione su temi come il bullismo, la pedofilia, lo stalking, la violenza sulle donne e così via.
Tutto ciò si evince da alcune sue creazioni, che probabilmente non avranno scatenato scandalo come altre, ma che al loro interno sono custodi di messaggi importanti.
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